La vita è facile ad occhi chiusi | David Trueba

Pubblicato il da Emanuele Rauco

La vita è facile ad occhi chiusi | David Trueba

David Trueba è un regista e un romanziere, con predilezione evidentemente per quest'ultima mansione. Il suo ultimo film, La vita è facile ad occhi chiusi (maledette d eufoniche) lo rende chiaro in maniera abbastanza evidente: una bella storia con tutti i crismi dell'emozione popolare e di qualità - un professore che nella Spagna del '67 va in viaggio per la Spagna sperando di incontrare John Lennon assieme a un ragazzo scappato di casa e una ragazza incinta e single -, personaggi pieni di valori da scoprire o da tramandare, di ferite da curare e dialoghi esemplari. E poi lo sfondo storico: la Spagna franchista, la repressione sottile, culturale più che politica, la ricerca di una libertà che parta dall'anima per poter arrivare al corpo. 

E' perfetta materia da "grande romanzo spagnolo" che Trueba rende cinema istituzionale, quello fatto con i crismi del compito in classe che i professori lodano (6 Goya), ma che dubito si tramanderà ai posteri. Regia basilare per non dire elementare in cerca del volto e della parola, musica che emoziona e bravi attori, ma la libertà che si cerca con le parole si perde in un cinema fatto di convenzioni, di norme, di formule per raggiungere il più ampio pubblico possibile e non il pubblico più a fondo possibile. Come una bravata tra amici a fine estate, che fa sentire giovani, vivi e pronti a tutto prima di metterci il cappello e la cravatta e tornare in ufficio.

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