Desde allà | Lorenzo Vigas - Leone d'oro #Venezia72

Pubblicato il da Emanuele Rauco

Desde allà | Lorenzo Vigas - Leone d'oro #Venezia72

Un Leone d'oro a sorpresa, preso però appunto per il suo valore di sorpresa, di film sudamericano in linea con il presunto patriottismo del presidente della giuria Alfonso Cuaròn. Al massimo su quello "tematico" di racconto di un'omosessualità trans-generazionale. Eppure in pochi si sono fermati a giudicare il senso e la forza filmici di Desde allà, un film che racconta dell'incontro tra un signore, aduso a pagare giovani ragazzi per vederli nudi, nascondendo anche a sé stesso la propria natura, e un ragazzino che vorrebbe approfittare dell'ingenua generosità dell'uomo. 

All'opera prima, Lorenzo Vigas - venezuelano - mostra un controllo del film, dello stile, dell'immagine e di chi la popola ovvero gli attori (tipo il grandioso Alfredo Castro), piuttosto impressionante e gli permette di tirare fuori calore da una storia e da una messinscena improntata alla glacialità. Un rapporto tra cliente e marchetta che si ribalta di continuo, svelando una riflessione sul senso ambiguo della genitorialità che diventa convincente soprattutto per mezzo del cinema: l'apertura dello sguardo segna la vicinanza o la lontananza dei personaggi l'un l'altro, il cambio dei sentimenti e le loro variazioni segnalato semplicemente dalle ottiche che si allungano e si restringono, dal fuoco ampio o meno dell'inquadratura. Si ritorni a guardare limmagine in un film, il suo senso lignuistico. E poi si passi pure alla polemica. 

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