If I Think of Germany at Night (Denk ich an Deutschland in der Nacht, Romuald Karmakar, 2017) Berlinale 2017

Pubblicato il da Emanuele Rauco

If I Think of Germany at Night (Denk ich an Deutschland in der Nacht, Romuald Karmakar, 2017) Berlinale 2017

In Il mistero Picasso di Henri-Georges Clouzot, il regista mostrava la creazione di un'opera del maestro facendolo "dipingere" sulla macchina da presa o riprendendone la mano che aggiungeva, toglieva, sovrapponeva, modificava. È lo stesso metodo che Karmakar utilizza con la musica in If I Think of Germany at Night, documentario che racconta l'evoluzione della musica elettronica in Germania attraverso il lavoro di 5 dj (Ricardo Villalobos, Sonja Moonear, Ata, Roman Flügel, Move D)

Qualche parola e riflessione dei 5, ma soprattutto la loro musica, il loro lavoro dietro piatti e computer prima di suonarla in locali e festival: attraverso un raffinato e accurato lavoro di missaggio sonoro, Karmakar riesce a far ascoltare come i dj lavorano sui piani sonori, su bassi e frequenze, su ritmi e dinamiche, cosa mettono, tolgono, mescolano. E lo mostra tanto nei loro studi quanto soprattutto dal vivo, quanto il rapporto tra composizione, campionamento e improvvisazione ha immediato riscontro sul pubblico che balla. Se le parole provano a tracciare un quadro, al regista interessano i suoni e le immagini che facciano comprendere anche il profano il senso e il valore compositivo - ma anche la forza comunitaria - di un mondo musicale che ha un passato e un futuro e non si accontenta del qui e ora. 

Voto: ✶✶½

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