Everly | Joe Lynch
(pubblicata sul Mucchio di giugno)
Se a Joe Lynch serviva un pretesto per mostrare le grazie di Salma Hayek – per 90 minuti in sottana, inquadrata ad altezza lato A o lato B senza soluzione di continuità mentre un mafioso orientale vuole vendicarsi di lei – poteva trovarne uno migliore di questa sagra di tarantinate fuori moda, sgangherate nella forma e ingenue nella sostanza, piena di cadute di stile come la centrale parte torture porn. Un dramma da camera venato di pulp e bizzarria che però non sorprende mai. Neanche con le forme della protagonista, ammiccanti ma pudiche.