Fuori dai soliti circuiti: streaming e on demand

Pubblicato il da Emanuele Rauco

Fuori dai soliti circuiti: streaming e on demand

(pubblicato sul numero di Il mucchio di luglio/agosto)

Carlos (O. Assayas)

Su My Movies Live, gratis con abbonamento dal 29 giugno al 13 luglio

Tra verità e approssimazione, uno dei più forti luoghi comuni della critica contemporanea è che le serie tv sono “meglio del cinema”. Che sarebbe come dire che la pittura è meglio della scultura. Esistono semplicemente opere migliori di altre. E Carlos è una di quelle. Fluviale film di 5 ore circa, diviso in tre parti come una miniserie, è un'opera che come il miglior cinema politico sta tra i palpiti del genere e la profondità dell'analisi: che qui cade sul terrorista eponimo che tra gli anni '60 e gli anni '70, dominò la scena politica internazionale dall'Europa al Sud America fino ai paesi arabi. La miniserie ne racconta le gesta e i complici, le ambiguità ideologiche e il carisma mediatico, come se Assayas volesse ravvivare il cinema di Costa-Gavras in ottica però di spettacolo acuto e intelligente. Regia nervosa, che non si apre alla facile epica dell'eroe tragico, ma scava a fondo dentro di lui, con grande abilità. E con il talento di un multiforme Edgar Ramirez.

 

E la chiamano estate (P. Franchi)

Su Sky On Line, in abbonamento

Una sorta di incrocio tra Shame e L’odore del sangue di Martone, premiato a Roma ma fischiato e odiato da chiunque, E la chiamano estate racconta l’abisso sessuale di un uomo “diversamente impotente”, incapace di amare sessualmente o di fare sesso amando, vittima di una situazione paradossale che non può affrontare. Temi e immagini che non fanno parte del background del cinema italiano e che Franchi ha il coraggio di portare alla luce: ma in arte, il come conta anche più del cosa. Fermo a un’idea di cinema di 40 anni fa, Franchi fatica a dare una forma, si lascia andare a manierismi, come il bianco flou della fotografia, indugia sui corpi e sul sesso e diventa via via più goffo nel voler cercare un mélo che sia anche artisticamente significativo. Ambizioni che diventano moralismo, ma anche segno di un'incompletezza registica, come dimostrano la scelta sbagliata del protagonista Jean-Marc Barr o la totale evanescenza di Isabella Ferrari.


 

Altri film

Labor Day (su Chili, da € 3,99 a € 14,99), incredibilmente inedito, il nuovo dramma di Jason Reitman con Kate Winslet e Josh Brolin, su una madre depresse e un misterioso sconosciuto.

Il libraio di Belfast (MyMovies Live, gratis fino a esaurimento posti), documentario a metà con il cinema indipendente del Sundance diretto da Alessandra Celesia

Wendy e Lucy (su Own Air, da € 3,99 a €11,99), Michelle Williams al suo meglio in un dramma di formazione ai mergini del sogno americano diretto da Kelly Reichardt.

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